Nasce la prima università per i mercati contadini

Nasce la World Farmers Markets School, la prima “università” per i mercati degli agricoltori di tutto il mondo che promuovono la vendita diretta di cibo locale a km zero con la rete della Farmers market coalition che ha l’obiettivo – sottolinea Coldiretti – di superare le barriere fra gli stati, sostenere la collaborazione fra produttori, rafforzare le filiere dal campo alla tavola, aiutare le famiglie e consumatori con scelte di acquisto consapevoli in una situazione di tensioni internazionali crescenti che impattano sugli scambi e con l’emergenza Covid che ha influenza abitudini e carello della spesa.

Il primo incontro – annuncia Coldiretti – è mercoledì 23 febbraio alle ore 16 con il webinar su “Rimuovere le barriere ai Farmers Markets nel mondo” con gli interventi, moderati da  Danielle Nierenberg di Food Tank, di Martin Barros dell’INDAP cileno, di Alfonso Pecoraro Scanio presidente del comitato scientifico di Campagna Amica e di Ben Feldman e Jakie Rivera-Krause della FMC negli Stati Uniti, si affronteranno le diverse modalità di sviluppo dei Farmers Markets, quindi è prevista la tavola rotonda con Elizabeth Nsimadala Presidente della Pan Africa Farmers Organization (PAFO) e Presidente della Eastern Africa Farmers Federation (EAFF), Adriano Campolina senior policy officer della FAO e Amanda Maria Edmonds dottore di ricerca all’Università olandese di Wageningen. Durante il webinar verranno presentate testimonianze da Italia, Usa e Cile. Per partecipare si può inviare una mail a info@worldfmc.org oppure compilare il modello di iscrizione sul sito www.worldfarmersmarketscoalition.org

Alla World Farmers Markets Coalition – spiega Coldiretti – aderiscono ufficialmente 20 organizzazioni di 18 Paesi (Usa, Italia, Canada, UK, Norvegia, Australia, Danimarca, Giappone, Ghana, Georgia, Cile, Nuova Zelanda, Austria, Kenya, Messico, Spagna, Cina, Sudafrica) con 25mila mercati e una un bacino di circa 200 milioni di persone.

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